
UK, 2011, colore, 90 min
Regia: Carl Tibbetts
Sceneggiatura: Carl Tibbetts, Janice hallett
Cast: Cillian Murphy, Thandie Newton, Jamie Bell, Jimmy Yuill
Martin (Cillian Murphy) e Kate (Thandie Newton), coppia sposata in crisi che ha vissuto di recente una tragedia personale, decide di rintanarsi su una remota isola a largo delle coste scozzesi. La speranza, più di lui che di lei, è che questo luogo associato a ricordi felici possa salvare un matrimonio che pare inevitabilmente compromesso. Lei, ancora sconvolta da una gravidanza accolta in maniera fredda dal marito e non andata a buon fine, gli rivolge a stento parola e riversa le sue frustrazioni in mail chilometriche. I tentativi di lui di stemperare la tensione si infrangono contro un muro di stronzaggine e la faccia antipatica di Thandie Newton. I continui problemi tecnici alla radio e al generatore del cottage e l’incapacità di Martin nel risolverli non aiutano la situazione. Proprio quando la tensione raggiunge il culmine, un individuo ferito vestito in abiti militari e in possesso di una pistola (Jamie Bell) collassa di fronte la loro porta. Afferma di chiamarsi Jack e che, mentre partecipava ad un’esercitazione militare in zona, il mondo è stato investito da una pandemia che sta mietendo migliaia di vittime e presto l’isola sarà invasa da gente disperata in fuga dal contagio, quindi per la sicurezza di tutti bisogna barricarsi nel cottage. Impossibilitati a comunicare con la terraferma, i due coniugi accolgono la notizia sospesi tra l’incredulo e l’atterrito mentre Jack non ci metterà molto ad autoproclamarsi padrone di casa a scapito del gracile Martin e della sua lamentosa consorte. Retreat si propone come scopo principale di insinuare nello spettatore lo stesso dubbio di cui sono partecipi i protagonisti: Jack sta dicendo la verità ed il mondo è sul serio sull’orlo del baratro o si trovano semplicemente di fronte ad un uomo affetto da turbe psichiche spinto a restare sull’isola da altre motivazioni? Come spesso avviene in questi casi e senza voler spoilerare nulla, la verità sta nel mezzo, per quanto assurde e poco chiarite siano la circostanze che portano la presenza di Jack sull’isola. Il dubbio, comunque, dura poco. Non c’è bisogno di essere spettatori smaliziati per notare che l’insistenza con cui vengono proposte situazioni di presunto assedio senza che si veda mai anima viva rappresenti un clamoroso autogol. E una volta capito che si tratta di tutto fumo e niente arrosto, anche quel minimo di tensione si era venuta a creare va a farsi benedire. Non resta che godersi la buona prova del ristretto cast, con qualche riserva sulla legnosa Newton. Bravo Jamie Bell, ambiguo e minaccioso al punto giusto, che se si fosse lasciato andare alla caricatura dello psicopatico avrebbe definitivamente affossato il film. Il piccolo Billy Elliott ne ha fatta di strada. Cillian Murphy va bene se preso singolarmente nella sua mezza metamorfosi stile Cane di paglia ma sullo schermo l’alchimia con la Newton è zero, continuano a sembrare due estranei anche quando la situazione degenera in un vero e proprio sequestro favorendone il riavvicinamento. Tirando le somme, il primo lungometraggio di Carl Tibbetts è senza mordente, senza sussulti, nonostante un cast per 2/3 efficace. Con un pizzico di sadismo ho scelto il poster UK, di rara bruttezza, che sembra quello di qualche horror post-apocalittico di serie Z.
8 commenti:
thandie newton sempre con sta faccia appesa mi fa incazzare. si parlava di jason isaacs per il ruolo di martin mi sarebbe piaciuto di più
Speravo in un b-movie fresco e interessante, ma a quanto leggo è tutto il contrario...
cillian murphy mi piaceva quando fece Batman Begins nel ruolo del dottore pazzo. Qua sembra uscito da un frullatore :/
@Andy
Jason Isaacs secondo me non era adatto, sovrasta fisicamente quel nano di Jamie Bell.
@Simone
No fresco, è la solita minestra riscaldata
@Libera
Perchè sembra uscito da un frullatore??
Ma cacchio... ero in procinto di visione e non l'avevo sopravvalutato, ma neanche snobbato. Lo guardo lo stesso e poi ci sentiamo.
Toh guarda chi è tornato dal mondo dei pannolini ;) È un piacere rivederla da queste parti, messere.
perchè ha un'aria così sofferente...a metà strada tra una triglia e uno scorfano frullati, per l'appunto.
E vorrei ben vedere, guarda chi gli hanno dato come moglie!
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